

SEZIONE A
Poesia inedita in lingua Italiana riservata a chi ha compiuto 18 anni, sul tema – Poesie sotto il Vulcano – Canti a lu ventu
(Ambizioni, sogni, ciò che è stato o che sarebbe potuto essere).
1° CLASSIFICATO
“TERRA ANTICA E AMARA”
DEL POETA GIOVANNI MALAMBRÌ
nasce a Messina, ragioniere, funzionario di banca in quiescenza. Si riavvicina alla poesia, scrivendo, sia in vernacolo siculo-messinese che in lingua italiana, subito dopo avere smesso di lavorare e convinto da un suo amico, era l’Ottobre 2013, iniziò a partecipare ai concorsi letterari sia Nazionali che Internazionali.
Da subito è stato un susseguirsi di successi in molti concorsi e le sue opere sono state pubblicate in diverse Antologie, e sono state valutate ed apprezzate conquistando numerosi podi.
Vanta le seguenti onorificenze:
– “Accademico” dell’ Accademia di Sicilia”, di Palermo, per meriti artistici-letterari.
– “Accademico” dell’Accademia Internazionale il Convivio”, per meriti artistici.
– “Accademico” dell’Accademia dei Poeti Siciliani Federico II° di Marsala, per meriti artistici- letterari;
– “Pioniere della Cultura” per la Sezione Lettere dalla International Vesuvian Accademy Napoli – Palermo.
– Nominato Socio Onorario del Versilia Club.
– Insignito, dall’Accademia Mediterranea Mare Nostrum_ Roma – Messina, del Premio Speciale per la Salvaguardia e la Valorizzazione della Lingua Dialettale Siciliana.
– Insignito del Titolo: “ Poeta della Città Ideale “ dal Centro Lunigianese di Studi Danteschi”.
– Premio alla Carriera “Centro d’Arte e Poesia Luigi Bulla”.
– Insignito della nomina di “Socio Onorario” al Centro d’Arte e Poesia “Luigi Bulla”.
SEZIONE B
Poesia inedita ed edita dialettale (fornire la traduzione), riservata a chi ha compiuto 18 anni, sul tema – Poesie sotto il Vulcano – Canti a lu ventu
(Ambizioni, sogni, ciò che è stato o che sarebbe potuto essere).

1° CLASSIFICATO
“ ‘Ntartaruta ziffa di luna”
DEL POETA GIUSEPPE CALECA
nasce ad Alcamo il 21/08/1980,residente a Castellammare del golfo (TP) dove lavora, dopo avere conseguito gli studi all’istituto alberghiero.
Fin dall’età scolastica, ed ormai da circa venticinque anni, coltiva la passione per la poesia, sia in lingua siciliana (al quale rimane fortemente legato per appartenenza, riportando in rilevo un lessico alquanto fedele alla vera lingua sicula, troppo spesso dimenticato) che in lingua madre.
Varie le tematiche trattate nelle proprie poesie, che spaziano dalla natura,al sociale,
all’amore filiale, per la donna, ai ricordi, etc… cercando di essere il più possibile, sia “attore” che “attento spettatore” di ciò che vive e lo circonda, prestando attenzione ad ogni dettaglio. Da poco tempo partecipa a qualche concorso poetico, raccogliendo
un buon riscontro, classificandosi spesso sul podio.
Cos’è per me la poesia? “E’ quella musica che fa vibrare le corde dell’anima…è ciò che la mente tace ed il cuore reclama!”
SEZIONE C
Poesia inedita ed edita in lingua Italiana a tema libero, riservata a chi ha compiuto 18 anni.

1° CLASSIFICATO
“Sera sul molo”
DEL POETA SERGIO BELVISI –
CONFERIMENTO DEL PREMIO ALLA CARRIERA
Ha dedicato l’intera carriera professionale alla scuola intesa come motore essenziale della conoscenza ma, soprattutto come fonte insostituibile della formazione e della crescita educativa dei piccoli alunni. Dalla Scuola Primaria, unitamente ad un nucleo familiare moralmente e socialmente adeguato, si diramano i vettori che indirizzano ciascun individuo verso le scelte migliori possibili in un contesto sociale complesso e insidioso. Il maestro S.B. si è cimentato in varie procedure didattiche innovative senza tralasciare il principio socratico dell’ “Ars Maieutica” ovvero l’intervento sulle capacità innate e latenti nell’animo e nell’intelletto umano. Nell’arco degli anni si sono succedute emozioni ineguagliabili, fatte di esaltanti vittorie e di drammatiche sconfitte, che non hanno mai inciso sulla sua volontà di cambiamento. Il triennio 1977/80 occupa un posto di assoluta priorità: essere riuscito in una bambina down a trasformare le espressioni esclusivamente gutturali in un linguaggio comprensibile e la totale mancanza di motricità in una decorosa coordinazione motoria rappresenta la conquista più elevata di un giovane docente inesperto, additato come “hippie figlio dei fiori” con la barba e i folti capelli sulle spalle. Nel 2006, dopo il pensionamento, ha svolto attività di sostegno e di recupero didattico per un biennio in qualità di docente volontario per tre ore al giorno affiancando un’alunna proveniente da un remoto villaggio dell’entroterra brasiliano e fornendo le basi della lingua italiana ad un piccolo afghano figlio di un militare ONU aggregato alla Missione Italiana ISAF a Kandahar, a nord della martoriata Kabul. L’ultimo decennio rappresenta il compendio della realizzazione di due grandi desideri: l’innata voglia di scrivere e il supporto agli anziani ricoverati a “CASA SERENA”, una struttura di accoglienza per persone parzialmente autosufficienti dove periodicamente gli ospiti vengono stimolati alla conversazione, alla rivisitazione delle loro lontane esperienze e al racconto degli avvenimenti caratteristici del loro tempo rievocando abitudini quotidiane o vissute nella comunità. Angelo il “pittore”, Rosina la “mugnaia”, Aurora la “sartina” sono nonni anziani e stanchi ma lo sguardo è ancora quello di un bambino. Le sue produzioni letterarie variano dalla prosa alla poesia: per diversi anni è stato autore di “pezzi” senza scopo di lucro sul mensile locale “ECHI DELLA VALLE OLONA” e il 20/10/2018 ha presentato presso il Circolo Culturale “L’ALBA”, di cui è vicepresidente vicario, la sua prima silloge poetica “ORDINE SPARSO”. Il libretto contiene 16 poesie corredate da citazioni latine che è stato offerto al pubblico senza prezzo di copertina il cui ricavato, libero e soggettivo, è stato interamente devoluto ad una Associazione ONLUS che cura il tracoma corneale dei bambini che rischiano la totale cecità. L’orgogliosa
soddisfazione dell’autore è stata premiata con un enorme “GRAZIE” proveniente dal Senegal.
SEZIONE F
Poesia Religiosa Inedita o Edita (purché non abbia partecipato ai concorsi promossi dal Centro d’Arte e Poesia “Luigi Bulla”), riservata alle persone di tutte le età (minorenni e maggiorenni), può essere redatta sia in lingua Italiana che dialettale (in questo caso bisogna allegare la traduzione).
1° CLASSIFICATO
“San Francesco, l’immenso”
DEL POETA CARMELO “LINO” GIARRUSSO
nasce a Francofonte (SR) NEL 1941 risiede ad Augusta sempre in provincia di Siracusa.
Lino Giarrusso ha pubblicato quattro libretti di poesia: COCKTAIL nel 1982; LA TEGOLA SUL CAPO con lo pseudonimo “Gerussini” nel 1990; DOVE DORMONO LE LUMACHE a Sanremo nel 1999 con una ristampa l’anno successivo (2000); NEL TEMPO nel 2006 a Empoli.
È presente in molte antologie Italiane superandone il centinaio. Quando scopre un qualcosa di nuovo gli piace farne un racconto, perché altri possano sapere la novità.
Scrive pure saggi di personaggi (specie in campo locale) che si sono distinti nei secoli e che hanno riscontrato ingiustizie. È presente in moltissime riviste culturali come: Moby Dik, I Siracusani, Sikania, Il Mediterraneo di Palermo ed in moltissime altre. Ha avuto Rettori di Accademie come il Professore Giovanni Nencioni dell’Accademia della Crusca, e del Rettore dell’Università di Palermo Giovanni Ruffino Professore di Letteratura. È entrato nella pubblicazione dei cento autori nel ludo – poetico de “La quercia Caduta” di Giovanni Pascoli, in un confronto fra il 1616 concorrenti è risultato finalista. La RAI nel programma “Mezzogiorno Italiano” con Gianfranco Funari le ha pubblicato in due serate diverse poesie e nel programma di Aldo Forbici le sono state lette poesie alla chiusura di varie serate, nonché presente a Palazzo Doria Pamphilj di Valmontone nelle due UMANITARIE con oltre a Forbice, la gentile Maria Luisa Spaziani e tutte le celebrità quali Ennio Cavalli, Dante Maffei, Alberto Cappi e la brava conduttrice del radiogiornale della Radio RAI UNO la signora Antonella Montanari.
Vanta un premio alla carriera poetica conferito dall’Associazione Culturale “Centro d’Arte e Poesia Luigi Bulla” di Carlentini (SR).

SEZIONE G
Racconto breve (edito e/o inedito) massimo 15 pagine A4.
1° CLASSIFICATO
“LA SPINGI – SIRENA”
DELLA SCRITTRICE ANNA PASQUINI
Nasce a Roma nel 1979, dove vive e lavora come impiegata. Diplomata al Liceo Classico, frequenta la facoltà di Lingue e Civiltà Orientali a “La Sapienza”, non concludendo gli studi per pochissimi esami.
Durante gli anni universitari svolge moltissimi lavori in vari campi e vive due mesi in Giappone e un anno negli Stati Uniti.
Appassionata di lettura e scrittura, partecipa con dedizione a numerosi concorsi letterari nazionali, ottenendo discreti risultati – i suoi racconti brevi sono presenti in diverse antologie AA.VV.
Ad ora ha pubblicato quattro libri:
“Quando andavo in bicicletta – Racconti in ordine sparso” (ISBN 978-88-6328-334-1 – Akkuaria Edizioni), finalista al Premio “Percorsi Letterari, dal golfo dei poeti Shelley e Byron alla Val di Vara – 2018”;
“Fotografie scomposte” (ISBN 978-88-99751-45-6 – Antipodes Edizioni), seconda classificata al concorso letterario “Premio Macabor – 2018”;
“Misticanza” (ISBN 9-788831-307024 – PAV Edizioni), menzione d’Onore al Concorso Letterario Nazionale di Narrativa e Poesia “Argentario – 2019” e primo classificato nella sezione ‘racconti editi’ al “Premio Letterario Città di Ladispoli – 2019”;
“Chissà se al Liga fischiarono le orecchie” (ISBN 978-88-32106-37-4 – Argento Vivo Edizioni), quarto classificato al Premio Diaristico Internazionale Filippo Maria Tripolone – 2019.
Menzione d’onore con il racconto breve “Ed è subito Natale” – 2 Premio Nazionale “Francesca Spampinato” – Poesie sotto l’Albero, è sempre Natale, (Centro d’Arte e Poesia “Luigi Bulla”).
Sintetizzo quanto scritto su Messenger: “Il pezzo che mi compete coglie del tutto i momenti salienti della mia attività socio-scolastica-educativa, della mia vicinanza ai bambini (in particolare quelli che vivono la sofferenza psico-fisica delle malattie) e della mia apertura verso qualunque forma espressiva intesa come esaltazione delle emozioni insite nell’anima”.
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