

Luigi Bulla, con il suo talento genuino ha saputo conquistare il cuore di numerosi lettori.
Luigi Bulla nato il 22 gennaio 1978 a Catania, dove tuttora vive e opera nel campo dell’Astrologia e del Paranormale, vanta un diploma di Ragioneria, una laurea Honoris Causa in scienze economiche e sociali rilasciata dalla Pro Deo University di New York, grazie alla segnalazione del segretario generale dell’Albo Professionale Europeo di Roma.
Al suo attivo risultano numerose pubblicazioni letterarie: La Numerlotteria (1996); Il Valore dell’Amore (2002); Un Messia per Amico (2015); L’Arcano Sentiero della Cartomanzia (2015); Dal Valore dell’Amore ai Ricordi del Cuore (2016); La Numerlotteria (2016) e numerose collaborazioni su svariati network regionali e nazionali. Nel 2015 il testo “Un Messia per Amico”, vince il primo premio Internazionale alla letteratura Italiana, che gli viene riconosciuto al Palazzo della Cultura di Napoli. Nel marzo 2016 ha redatto la prefazione ad una piccola raccolta poetica. Presidente e fondatore dell’Associazione Culturale Centro d’Arte e Poesia “Luigi Bulla”, nel settembre 2017 pubblica con le Edizioni Letterarie “Il Tricheco” una raccolta di poesie intitolata “Le Pellicole del cuore”.
Con il Centro d’Arte e Poesia “Luigi Bulla” bandisce annualmente numerosi premi di poesia: “Antonio De Francesco” – Vita Via Est; “Francesca Spampinato” – Poesie sotto l’albero, è sempre natale; “Verba Volant, amor manet” – Cupido in poesia, San Valentino; “Antonino Bulla” – Poesie sotto il vulcano; “Antonino Russo Giusti” – Estate di versi – poesie del solleone; “Domenico – Miciu Tempio” – Sul Sentiero della Dea Venere – Poesie erotiche.
Il mese di febbraio 2020 vede edita la sua ultima silloge poetica titolata “Immagino… un bambino chiamato amore” edito dalla casa editrice Edizioni Letterarie il Tricheco.
Immagino… Un bambino chiamato amore
La musica di un’arpa antica suona una dolce melodia,
che guarisce ogni malattia,
in quel sentiero verde ancora incontaminato
messo ai margini, lì fra le siepi di lato,
c’era un bambino mai cresciuto che amore veniva chiamato,
era avvolto dalle sue manine e spaventato,
gli chiesi: “Bimbo che hai?”
Lui rispose: “Non sono un bimbo,
sono nato prima del mondo,
ma l’uomo non mi seppe nutrire,
e mi negò di crescere… quindi ascolto questa melodia
per guarire e crescere per come di giusto sia.
L’egoismo, la cattiveria e la tristezza mi hanno
vietato di diventare adulto
e di poter diffondere il giusto amore
nei cuori di coloro che davvero vogliono bene”.
Immagino che quel bimbo di nome amore,
ognuno di noi lo può nutrire,
la musica dell’arpa antica può essere la nostra coscienza,
e il suo cibo quotidiano il nostro puro sentimento
unito al buon senso allontanando
da noi l’umana concupiscenza.
Immagino di non stare mai ai margini di quel sentiero,
di vivere ogni giorno e curarmi di gradevoli melodie,
di essere sempre un uomo felice, sincero
e di tutte queste qualità andarne sempre fiero.
Immagino il mio cammino in un leggiadro sentiero,
dove non sarò mai uno straniero ai margini di un imbarcadero
ad attendere vano un sentimento non vero.
Immagino che essere se stessi sia l’unica via
che ci salvi dall’umana ipocrisia.
Immagino, e amo immaginare un mondo migliore,
dove non c’è solo il vinto ma anche il vincitore!